Descrizione
La costruzione del borgo antico - l'attuale capoluogo - risale verosimilmente all'epoca di costruzione della Torre-porta maggiore (XI° secolo) e si incomincia a distinguere il castello del bassopiano dal borgo nell'altopiano che viene chiamato San Martino del Monte.
L'abitato si estendeva a spina di pesce dal basso della "Rua" attuale fino alla linea da via Marta a vicolo Ghiardi; il decumano massimo, ossia la via est-ovest che divideva il borgo, era la "Rua" decumana che proseguiva verso la via Bernardi e vicolo Ghiardi, mentre il cardine, ossia la via perpendicolare principale, doveva essere l'attuale via Perrone.
Il borgo era fortificato, cioè circondato da fossati e cortine murarie costituite da ciottoli lavorati a spina di pesce e con megaliti ancora visibili sul lato nord (corseria o curiau), le costruzioni interne erano suddivise in isole o "Vici", di cui restano alcuni nomi: Bersano, Massoglia, Vercellino, Bevilacqua, Ghiardi, Lisa.
Le mura di fortificazione erano intervallate da almeno sei torri-porte, più piccole della maggiore sopra citata, e verso mezzogiorno, all'inizio della "Rua", vi era la chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie (chiesa dei morti) che, dopo il suo ingrandimento, diventerà la chiesa della Pieve, dedicata a Santa Maria di Squarolo e a San Martino Vescovo.
In questo tempio, nel 1263 giurarono la convenzione contro i "berrovieri" (ladri e banditi), circa 100 uomini del borgo, i Conti del castello Guglielmo ed Enrico, nonché uomini di altri paesi della castellata e dl consortile.
Gli atti di questo giuramento rivelano alcuni dati importanti inerenti il Canavese, in particolare si apprende che i giurati erano complessivamente 2008 e si stima che la popolazione delle Comunità aderenti (partendo da Strambino, passando per tutti i Comuni della morena di destra e arrivando fino a Rivarolo, Front e Caluso; erano escluse le comunità dipendenti dal Vescovo di Ivrea, dall'Abbazia di Fruttuaria e dai signori di Masino) assommasse a circa 8000 persone, esclusi i servi e i bambini.
Domenico Foghino (*)
Febbraio 2011
* studioso di storia, in particolare di quella Sanmartinese.
L'abitato si estendeva a spina di pesce dal basso della "Rua" attuale fino alla linea da via Marta a vicolo Ghiardi; il decumano massimo, ossia la via est-ovest che divideva il borgo, era la "Rua" decumana che proseguiva verso la via Bernardi e vicolo Ghiardi, mentre il cardine, ossia la via perpendicolare principale, doveva essere l'attuale via Perrone.
Il borgo era fortificato, cioè circondato da fossati e cortine murarie costituite da ciottoli lavorati a spina di pesce e con megaliti ancora visibili sul lato nord (corseria o curiau), le costruzioni interne erano suddivise in isole o "Vici", di cui restano alcuni nomi: Bersano, Massoglia, Vercellino, Bevilacqua, Ghiardi, Lisa.
Le mura di fortificazione erano intervallate da almeno sei torri-porte, più piccole della maggiore sopra citata, e verso mezzogiorno, all'inizio della "Rua", vi era la chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie (chiesa dei morti) che, dopo il suo ingrandimento, diventerà la chiesa della Pieve, dedicata a Santa Maria di Squarolo e a San Martino Vescovo.
In questo tempio, nel 1263 giurarono la convenzione contro i "berrovieri" (ladri e banditi), circa 100 uomini del borgo, i Conti del castello Guglielmo ed Enrico, nonché uomini di altri paesi della castellata e dl consortile.
Gli atti di questo giuramento rivelano alcuni dati importanti inerenti il Canavese, in particolare si apprende che i giurati erano complessivamente 2008 e si stima che la popolazione delle Comunità aderenti (partendo da Strambino, passando per tutti i Comuni della morena di destra e arrivando fino a Rivarolo, Front e Caluso; erano escluse le comunità dipendenti dal Vescovo di Ivrea, dall'Abbazia di Fruttuaria e dai signori di Masino) assommasse a circa 8000 persone, esclusi i servi e i bambini.
Domenico Foghino (*)
Febbraio 2011
* studioso di storia, in particolare di quella Sanmartinese.